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Hommage la vie
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C’est beau d’avoir élu Domicile vivant Et de loger le temps Dans un cœur continu, Et d’avoir vu ses mains Se poser sur le monde Comme sur une pomme Dans un petit jardin, D’avoir aimé la terre, La lune et le soleil Comme des familiers Qui n’ont pas leurs pareils, Et d’avoir confié Le monde à sa mémoire Comme un clair cavalier A sa monture noire D’avoir donné visage A ces mots: femme, enfants, Et servi de rivage A d’errants continents, Et d’avoir atteint l’âme A petits coups de rame Pour ne l’effaroucher D’une brusque approchée. C’est beau d’avoir connu L’ombre sous le feuillage Et d’avoir senti l’âge Ramper sur le corps nu, Accompagné la peine Du sang noir dans les veines Et doré son silence De l’étoile Patience, Et d’avoir tous ces mots Qui bougent dans la tête De choisir les moins beaux Pour leur faire un peu fête, D’avoir senti la vie Hâtive et mal aimée De l’avoir enfermée Dans cette poésie.
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Inno alla vita
È bello avere scelto Di vivere la vita E collocare il tempo Dentro un cuore infinito, E avere visto le sue mani Posarsi sopra il mondo Come su di una mela In un orto concluso, Avere amato la terra, La luna e il sole Con un’intimità senza pari, E avere affidato Il mondo alla sua memoria Come un cavaliere luminoso Si concede al suo cavallo nero, Avere dato un volto A queste parole: Donna, bambini, Essere divenuto lido Di continenti erranti, E aver ferito l’anima A piccoli colpi di remo Per non impaurirla Con un urto improvviso. È bello aver conosciuto L’ombra sotto le foglie E avere sentito l’età Arrampicarsi sul corpo nudo Avere accompagnato Lo scorrere doloroso Di sangue cupo nelle vene E reso lucente come oro il silenzio Della stella Pazienza, E avere tutte queste parole Che si muovono nella testa Scegliere le meno belle Per regalare loro un momento di festa, Aver sentito la vita Frettolosa e poco amata E averla imprigionata In questa poesia.
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Roberto Maggiani
- 04/07/2011 11:57:00
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Grazie a te Alessandra per la tua traduzione, è una poesia molto bella.
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Alessandra Ponticelli Conti
- 04/07/2011 09:55:00
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Ringrazio e saluto tutti coloro che hanno apprezzato questa lirica. Lo faccio solo ora perché prima non mi è stato possibile.
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leopoldo attolico
- 30/06/2011 15:57:00
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Se fosse un autore contemporaneo sarebbe subito tacciato di buonismo qualunquista/utopico fuori dalla realtà . E contro questo cinismo , o squallida vulgata , che "dobbiamo" operare , perché non si perdano di vista - mai - l"umano" e le sue istanze .
Un plauso alla Redazione - leopoldo
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sara dimatera
- 21/06/2011 09:29:00
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Un vero e nitido inno alla vita questa poesia. Uno sprizzo di armonia anche nei versi più dolenti. Condivido la scelta di questa poesia.
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Franca Alaimo
- 20/06/2011 09:35:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Una poesia fluida, musicalissima ( qualità, comè ovvio, più apprezzabile nella lingua originale) che nasce da uno sguardo totale sulla propria vita e sul mestiere di poeta, il quale si accorge che proprio negli eventi minimi si annida il senso più profondo. Perciò Jules Supervielle li canta con così tenero e coinvolgente struggimento. E, dunque, il vero soggetto della poesia è il tempo che passa e che porta via tutte le cose, quelle cose che chiedono di essere fermate nei versi, prima che anche la memoria muoia con il corpo.
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Loredana Savelli
- 20/06/2011 08:19:00
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"E avere tutte queste parole Che si muovono nella testa Scegliere le meno belle Per regalare loro un momento di festa, Aver sentito la vita Frettolosa e poco amata E averla imprigionata In questa poesia."
Trovo straordinarie queste parole. Grande solidarietà per le parole "meno belle": anche loro hanno diritto di cittadinanza, contribuiscono a imprigionare la vita in una poesia. Grazie per questa proposta.
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